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martedì 26 ottobre 2010

BACK HERE AGAIN

Londra. Quante volte ci sono venuto? Non lo ricordo neanche più. Ogni volta sarà l’ultima. Ogni volta è la prima. Comunque sia, prima o poi, torno sempre qui. Quante volte dovrò ancora andarmene e ancora tornare?

Eppure....

...Eppure ogni volta è così diversa. Ciò che e’ rimasto uguale mi meraviglia tanto quanto ciò che e’ cambiato completamente nel giro di un anno. Perché qua le cose cambiano pur restando identiche. Non riesco ancora a spiegarmi come facciano questi inglesi a nascondere tanto progresso dietro a queste casette di mattoni tutte uguali.. La verità e’ che questa città corre più veloce del tempo e del cambiamento stesso e l'unico modo per accorgerci che le cose cambiano cosi' in fretta e' fermarsi e guardare. Non le cose. Le persone.

Dicevo, ogni volta è diversa. Cambi casa ed è come cambiare città. Quindici mesi fa ho lasciato Camden e la sua folle popolazione assieme ai suoi odori, sapori e ai suoi strambi baracchini. Ho attraversato il fiume e oggi guardo la città dalla sponda meridionale. Dal mio passato mi dividono 16 chilometri e 4 ore di cammino. Lo so perché l’ho fatto. L’ho fatto perché volevo vedere cosa c’e’ in mezzo. Non che non lo sapessi, ma volevo riuscire a percepire spazialmente questa citta' in un modo che non fosse la mappa della Tube. Ma, in realtà, in mezzo c’e’ un anno e mezzo della mia vita. E una storia che non aveva ancora avuto la sua fine.

Oggi vivo a Greenwich, o forse Charlton. Non mi è ancora chiaro ma non credo faccia molta differenza, a me come a voi. Mi sono rimesso gli occhiali e ho ripreso in mano i libri. Certi giorni mi sento anche tre o quattro anni più giovane.

Il primo mese è già volato con la complicità della ricerca di un posto da poter chiamare casa e l’inizio dell’università’. Cercare casa a Londra non è difficile ma non si sa mai cosa aspettarsi. Ci si può imbattere in zone poco accoglienti, case ancora meno, coinquilini che fatichi a considerare esseri umani. Ma alla fine si trova sempre un buon compromesso. Una zona carina, una casa decente e dei coinquilini quasi simpatici. Salvo accorgersi di esserci spostati solo di 100 metri..

A farmi compagnia a casa ci sono uno spagnolo (Fran), una fiorentina (Haterina) e due bulgare: Ralitsa e Margarita. Ovviamente diametralmente opposte. La prima mite e cordiale, la seconda psicotica e depressa. Niente di che, ogni tanto grida al telefono la sua mancanza di “affetto” o la volonta' di togliersi la vita..cose che succedono anche nelle migliori famiglie. Fino ad ora cio' non ci ha tolto l'appetito anzi, fingiamo talmente bene di non accorgerci di nulla che riusciamo a convincere persino noi stessi che sia cosi'.

L'universita' e' molto bella. Tant'e' vero che ci sono piu' turisti che studenti...In passato era il Royal Naval College. Recentemente ci hanno girato parte del quarto capitolo della saga del pirata dei Caraibi, e in precedenza e' stata la sede del set di Sharlock Holmes, la duchessa e molti altri noiosissimi film a quanto pare. Ma non e' solo l'universita' a rendere Greenwich un posto meritevole di una visita. C'e' l'osservatorio astronomico. Si', quell'osservatorio. Quello situato proprio “sul” meridiano fondamentale grazie al quale adesso e' l'ora che e' in ogni parte del mondo. Capito no? Poi c'e' il parco, ci sarebbe e ci sara' il Cutty Sark (al momento impacchettato per lavori), un vascello originale dei tempi del commercio di te' e lana sulla rotta delle Indie, e il National Maritime Museum.

Se la cosa vi ha incuriosito potete dare un'occhiata qui e farvi un'idea: http://www.visitgreenwich.org.uk/

Se poi l'idea vi e' anche piaciuta, allora non vi resta che venire a trovarmi.



1 commento:

  1. Dettagliata e perfetta descrizione dei coinquilini...Intendo dire "lei" ...Mi hai fatto morir dal ridere :D

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